Articolo di: Annalisa Barbier
Il Disturbo D’ansia Generalizzata (GAD) è un disturbo caratterizzato, come dice il nome stesso, dalla presenza di una condizione di ansia e preoccupazione costanti che non sono incentrate su un particolare oggetto o situazione, ma presentano la caratteristica di essere “diffuse”, aspecifiche e fluttuanti. L’intensità di questi sintomi è spesso elevata ed in grado di provocare anche una notevole disabilità nel soggetto che ne soffre, compromettendone la qualità della vita. Le persone affette si sentono continuamente preoccupate ed agitate, come se stesse per accadere loro qualcosa di spiacevole, pur non sapendo precisamente identificare l’oggetto o la ragione specifica di tali preoccupazioni.
A causa della tensione muscolare persistente e delle reazioni neuro-vegetative protratte alla paura, possono presentarsi e cronicizzarsi disturbi quali emicrania, palpitazioni, vertigini ed insonnia, disturbi gastrici e/o intestinali.
Una ricerca eseguita a livello europeo nel 2004 (European Study on the Epidemiology of Mental Disorders, Acta Psychiatr Scand 2004: 109 (Suppl. 420): 21–27) ha evidenziato, per l’Italia, che le donne hanno una probabilità tripla di sviluppare un disturbo d’ansia rispetto agli uomini e che sono più a rischio i giovani, i non sposati, i disoccupati, le casalinghe e chi vive nelle città rispetto a chi vive in centri più piccoli.
Il GAD appare quindi essere un disturbo diffuso, cronico ed invalidante.
La comunità scientifica si interroga da molti anni sulla validità della psicoterapia nel trattamento dei disturbi d’ansia. In questo contesto, numerose sono le ricerche che hanno dimostrato la maggiore efficacia della Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC) nell’indurre miglioramenti significativi nei pazienti affetti da disturbo d’ansia (Hunot V, et al., Cochrane Database Syst Rev. 2007).
Una recentissima meta analisi dei dati raccolti (Hanrahan et Al., Clin Psychol Rev. 2012 Nov 2;33(1):120-132. Epub ahead of print),è stata eseguita su una serie di studi volti a valutare la validità della terapia cognitivo comportamentale sul disturbo d’ansia generalizzata. I risultati hanno confermato la duplice efficacia della TCC:
- il trattamento cognitivo comportamentale si è infatti rivelato più efficace rispetto ad altri trattamenti psicoterapeutici, nel ridurre i sintomi di preoccupazione eccessiva nel GAD;
- soprattutto si è mostrato in grado di garantire miglioramenti significativi e stabili nel tempo (misurati fino a 12 mesi dopo il trattamento).
Confermata la validità e la maggior durata nel tempo dei risultati ottenuto con la TCC – soprattutto per quanto riguarda le nuove modalità di intervento rispetto a quelle meno recenti -, gli autori invitano i professionisti a sviluppare ulteriori tecniche di intervento, che possano essere sempre più efficaci ed affidabili per il trattamento di questo diffuso ed invalidante disturbo.
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