La società del consumismo di massa, in cui l’ egocentrismo e l’ individualismo assoluti e sconsiderati portano a ritenere interscambiabili i partner, mette al primo posto la soddisfazione dei bisogni individuali piuttosto che quelli di coppia e rappresenta un terreno fertile per il tradimento. Conseguentemente l’infedeltà, collettivamente sempre più tollerata e giustificata, diventa un’esperienza sempre più frequente nelle odierne e fragili coppie.
La propensione al tradimento è una caratteristica individuale e per alcuni l’infedeltà è una tentazione irresistibile, mentre per altri essa rappresenta un atto contro se stessi ed i propri ideali, prima ancora che un’ infrazione nei confronti del partner.
Una premessa indispensabile, parlando di questo argomento, è che prima si tradisce con il pensiero e poi con il corpo. Tradire è sempre una scelta dell’individuo ed esprime un disagio interiore dettato da un’insoddisfazione individuale e/o di coppia, anche quando apparentemente il rapporto sentimentale sembra perfetto.
Sognare di fare sesso con altre persone, fantasticare spesso rapporti extraconiugali, avere la voglia di corteggiare e di sedurre sono segnali predittori che indicano che la coppia non soddisfa più i bisogni individuali.
Il tradimento può rappresentare anche un’occasione di crescita, di evoluzione e di consapevolezza per l’individuo, quando esso esprime la necessità di affermare la propria indipendenza e libertà, lese e infrante all’interno della coppia. Può accadere che si verifichi un cambiamento dello schema di sé e che nel soggetto possano emergere nuovi bisogni che con il partner attuale non sono più soddisfatti: due persone nel corso degli anni possono maturare in modo differente e ritrovarsi inaspettatamente estranei ed incompatibili. Ci si può rendere conto che una relazione castrante e opprimente ha soffocato le necessità soggettive, deprivando di spontaneità e di energia ed allora concedersi un’infedeltà può apparire quasi legittimo.
Bisogna inoltre specificare che in alcune fasi della costruzione del rapporto di coppia il tradimento è più probabile. All’inizio di una relazione sentimentale, quando si è sopraffatti dall’innamoramento, è raro tradire. L’innamoramento rappresenta, infatti, la fase in cui si attivano le nostre proiezioni sul partner: si trasferiscono sull’altro i nostri ideali e le nostre caratteristiche. Per questo il partner ci appare tanto unico e speciale ed essere infedeli a quest’essere divino che incarna così perfettamente i nostri ideali, è un qualcosa che neppure ci sfiora. Quando invece si passa dalla fase passionale dell’innamoramento a quella dell’amore adulto e maturo, l’altro viene visto per quello che è, con tutti i suoi difetti e le sue debolezze. Sopraggiunge il crollo della nostre proiezioni che lasciano spazio alla realtà dell’altro. In questa fase è elevatissima la probabilità di tradire, soprattutto in chi non sa affrontare la delusione della realtà, in chi ha troppo idealizzato il partner e non riesce a sostenere la maturità della costruzione di una coppia, meno idilliaca, ma più stabile, duratura ed appagante.
L’infedeltà, inoltre, assume una valenza diversa e specifica a seconda della fase di vita in cui si manifesta. Nell’adolescenza il tradimento rappresenta il tentativo del soggetto di affermare la propria libertà ed il proprio spazio individuale marcando i confini del sé. L’adolescente esprime inconsciamente un rifiuto della dipendenza dai genitori, attraverso il tradimento del partner che ha preso il loro posto. L’adolescenza è una fase di sperimentazione sessuale ed il tradimento esprime la volontà di affermare la propria autonomia e l’indipendenza in contrasto con l’ unione simbiotica con un partner che richiama un inglobamento nella diade genitoriale. Attraverso l’infedeltà, inoltre, l’adolescente brama la gratificazione narcisistica della conferma del proprio valore e del proprio fascino di cui ha un disperato bisogno in una fase, come questa, di costruzione dell’identità.
Nel giovane adulto che sta formando un nuovo nucleo familiare ed ha assunto degli impegni di convivenza e di costruzione di un progetto di coppia stabile, il tradimento esprime il bisogno interiore di rifuggire dagli impegni e dalle responsabilità che le decisioni assunte nella coppia comportano.
O ancora nella mezza età, dopo anni di matrimonio, il tradimento rappresenta una gratificazione narcisistica nel confermare a se stessi il proprio fascino, nonostante l’età. Così l’uomo adulto cercherà avventure con donne più giovani per attestare a se stesso di essere ancora piacente e per avere la prova di poter rivivere una seconda giovinezza. Per la donna in menopausa il tradimento esplicita la conferma di essere ancora femminile e di poter ancora esercitare un fascino seduttivo, messo in discussione dai cambiamenti biologici ed ormonali che la menopausa comporta.
Sono diverse e soggettive le motivazioni che spingono una persona a tradire nel rapporto di coppia. Si può essere infedeli per noia e routine, per curiosità, per occasione, perché ci si è realmente innamorati o ancora perché si è incapaci di passare dalla fase della passione e dell’innamoramento a quella dell’amore maturo.
Alcune persone vivono il tradimento come un antidepressivo: una sorta di compensazione, funzionale a colmare dei vuoti profondi dettati dalla solitudine o da una perenne insoddisfazione interiore. Per altri ancora l’infedeltà rappresenta una difesa contro la paura di fusione che l’intimità di coppia evoca, oppure esprime il rigetto della sensazione di essere dipendenti dal proprio partner.
Alcuni sono infedeli per vendicarsi del partner, per punirlo delle sue disattenzioni e della sua indifferenza e noncuranza nei propri confronti.
Altri tradimenti si verificano perché si vive nel rapporto di coppia una profonda insoddisfazione sessuale, con l’incapacità di comunicare apertamente al partner che cosa si gradisce sessualmente. Spesso molti tradimenti maschili avvengono in fase di gravidanza della compagna, come conseguenza della deprivazione sessuale a cui si è costretti e più spesso come vendetta inconscia per le attenzione che la partner ora riserva al figlio, trascurando il compagno.
Se la causa del tradimento è un calo della passione per la noia e la routine sopravvenuti nella coppia, una buona capacità di dialogo tra i coniugi, unita alla voglia di entrambi di rinsaldare il legame, potrebbe avere una prognosi favorevole sulla durata della coppia. Diversamente se tra i due l’intesa non è mai stata soddisfacente, è molto più difficile che entrambi i partner accettino una vita di coppia parziale ed incompleta, priva dell’appagamento erotico.
Infine ci sono persone che possono definirsi “traditori seriali” , individui per i quali essere infedeli rappresenta una costante di tutte le loro relazioni. Spesso questi soggetti attuano una scissione tra sessualità e affettività, che diventano due dimensioni inconciliabili nella stessa relazione. Questo accade spesso negli uomini sposati che frequentano prostitute: essi non possono inconsciamente considerare la loro moglie e madre dei propri figli come oggetto del desiderio sessuale perché questo potrebbe riattivare in loro incestuose fantasie edipiche di desiderare sessualmente la propria madre. Così essi si permettono di vivere la dimensione istintuale pulsionale e libidica con delle partner occasionali con cui non vi è coinvolgimento affettivo, mentre la loro moglie rimane inconsciamente intatta e illibata, non “sporcata” dal sesso.
La scissione tra sessualità e affettività non è solo prerogativa maschile, può accadere infatti che anche una donna che viva inconsciamente il proprio compagno come fratello o come padre non possa consentire a se stessa di integrare sesso e amore, indirizzandole verso un unico partner.
La scissione tra sessualità e affettività esprime una patologia relazionale ed un’immaturità affettiva perché l’amore vero non è mai scisso e separato, ma sempre integrato e completo.
In conclusione si può affermare che la società del consumismo sessuale e sentimentale legittima il tradimento. L’ individuo è sempre più predisposto a salvaguardare i propri interessi piuttosto che quelli della coppia, mosso dall’ideologia del “tutto e subito”: se in una relazione qualche dimensione non viene soddisfatta, si ha il diritto a vivere la propria felicità in modo immediato e completo con un altro compagno, anche a costo di mettere in crisi rapporti amorosi di lunga durata. Il sacrificio, l’impegno verso una progettualità di coppia, la volontà di preservare il legame in crisi attraverso il dialogo ed il compromesso, rappresentano oggi aspetti di scarso valore, contrapposti al proprio egoismo ed alla propria onnipotente individualità.
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