Autore: Dott.ssa Annalisa Barbier
I termini “Holiday blues” o “September blues” indicano tipicamente quella che possiamo anche definire “sindrome da rientro dalle vacanze”, caratterizzata da tristezza, stanchezza e malinconia legate alla fine delle vacanze e alla ripresa delle attività lavorative o di studio.
Il rientro dalle vacanze spesso ci trova più stanchi e svogliati di prima, preoccupati per le incombenze che dobbiamo affrontare, le incertezze della ripresa professionale, le tante scadenze che ci attendono, annoiati dall’idea di riprendere i ritmi di vita invernali.
Si tratta di uno stato d’animo transitorio, legato appunto ad una fase di passaggio che – come direbbe B.K. Skinner – prevede “la perdita di un rinforzo positivo”: il rientro dalle vacanze infatti, sancisce la fine di una serie di attività ed abitudini piacevoli, come il potersi svegliare tardi al mattino, il dedicarsi a sport e divertimenti che solitamente non ci si concede, la sospensione – anche se solo per un breve periodo – di preoccupazioni e pensieri legati al lavoro e alla routine quotidiana, e il piacere di esplorare luoghi e culture diverse.
QUALI SONO I FATTORI CHE AUMENTANO IL RISCHIO DI SOFFRIRE DELLA SINDROME DA RIENTRO?
- La durata delle vacanze: maggiore la durata dell’assenza dalle vecchie abitudini, maggiore il rischio di sviluppare la sindrome
- Un rientro brusco
- Aver vissuto abitudini radicalmente diverse dalle solite (paesi e culture diverse, allontanamento dal lavoro e dai mezzi di comunicazione ecc.)
- Il ritorno ad una condizione di lavoro precario o sgradito
- Il ritorno ad un ambiente di lavoro spiacevole
- Eccessivo carico di impegni professionali
- Scadenze e preoccupazioni economiche
- Predisposizione a sviluppare disturbi ansiosi o depressivi
QUALI SONO I SINTOMI DELLA SINDROME DA RIENTRO?
Possono essere diversi, e la loro intensità e prevalenza cambiare da soggetto a soggetto, e possono riguardare la sfera psicologica, fisica e cognitiva:
- MANIFESTAZIONI PSICOLOGICHE: nostalgia per le vacanze appena terminate, sentimenti di tristezza e smarrimento, sensazione di oppressione, ansia, irritabilità e nervosismo
- MANIFESTAZIONI COGNITIVE: calo dell’attenzione, demotivazione e perdita di interesse
- MANIFESTAZIONI FISICHE: stanchezza, svogliatezza, difficoltà a risvegliarsi al mattino o altri disturbi del sonno, mal di testa, raffreddore, problemi digestivi o intestinali, tensioni muscolari
COME FARE PER AFFRONTARE NEL MODO MIGLIORE IL RIENTRO?
Occorre ricordare che si tratta di sintomi generalmente passeggeri: destinati quindi a svanire nel giro di alcuni giorni, con la ripresa delle normali attività quotidiane e lavorative e delle solite abitudini di vita.
Se i sintomi dovessero persistere o peggiorare, compromettendo la qualità della vita dell’individuo, è bene ricorrere alla consulenza di un professionista (psicologo, psichiatra, psicoterapeuta) che sarà in grado di valutare la gravità dei sintomi, in relazione alla persona e alle sue caratteristiche, e suggerire un eventuale trattamento.
È tuttavia possibile favorire una ripresa ed un riadattamento veloce e sereno, seguendo alcuni semplici consigli:
- BENESSERE FISICO
- Alimentazione: seguire un’alimentazione leggera e ricca di frutta e verdura favorisce le difese immunitarie dell’organismo ed il suo migliore funzionamento, e permette inoltre di perdere eventuali chili di troppo accumulati durante le vacanze. Via libera a pesce, cereali, alimenti integrali, acqua e pasti leggeri ma frequenti.
- Riposo: non coricarsi tardi né svegliarsi tardi, e in generale garantire all’organismo 7 ore di sonno. Mantenere ritmi di vita regolari.
- Attività fisica: svolgere un’attività fisica leggera e regolare (ad esempio passeggiare, nuotare o andare in bicicletta) garantisce una ripresa veloce e maggior vigore per affrontare l’inverno. L’attività fisica, infatti, soprattutto se praticata all’aperto, aumenta i livelli delle endorfine nell’organismo (sostanze prodotte dal cervello e dotate di proprietà antidepressive e euforizzanti) ed ha un effetto benefico sul sistema immunitario.
BENESSERE PSICOLOGICO
- Lista delle scadenze e delle cose da fare: redigere una lista delle cose da fare in ordine di priorità, depennando gradualmente quelle eseguite.
- Lista degli obiettivi: stabilire una breve lista degli obiettivi che ci poniamo per l’inverno. Possono essere di natura professionale o personale, ma è importante fare il punto della situazione con chiarezza per agire in modo graduale ed efficace.
- Graduale ripresa del lavoro: meglio rientrare qualche giorno prima per riprendere in mano la situazione lavorativa, che tornare a ridosso del rientro per poi dover affrontare una mole eccessiva di scadenze ed impegni.
- Meditazione e rilassamento: dedicare almeno 10 minuti al giorno allo svolgimento di semplici tecniche di rilassamento per armonizzare corpo e spirito
- Attività piacevoli: ritagliarsi del tempo, anche se poco, per svolgere le attività che ci piacciono: possono essere attività creative che ci permettono di esprimerci (hobby, passatempi, interessi culturali o artistici ecc.), o attività ricreative che restaurano l’equilibrio psico-fisico (ad esempio yoga, meditazione, corsi spirituali ecc). In ogni caso il loro fine è di aumentare autostima e benessere.
- Cura di sé: al rientro dedicare del tempo a curare il proprio aspetto fisico (pedicure, manicure, ceretta, parrucchiere ecc).
Seguendo questi semplici accorgimenti, sarà più facile adattarsi nuovamente alla vita di città e superare brillantemente il nuovo inverno che sta arrivando!
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