Scritto da: Dott.ssa Annalisa Barbier
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Imparare a dire di “no”, declinando gli inviti se non si ha voglia di partecipare: non c’è nulla di peggio che forzarsi a stare tra persone con cui non si ha voglia di stare. Soprattutto a Natale.
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Riappropriarsi della propria interiorità ed ascoltare le proprie emozioni: imparare a vivere la solitudine come un’opportunità di riflessione e contatto interiore
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Permettere a se stessi di sentirsi tristi e malinconici senza combattere queste emozioni: a Natale è normale provare certe emozioni lottare contro di esse peggiorerebbe la situazione
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Organizzare il proprio tempo ricordando di non avere il dono dell’ubiquità: quindi meno impegni ma scelti
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Mantenere il solito stile di vita (sonno, uscite, alimentazione, consumo di alcol ecc.) di sempre
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Evitare gli eccessi: di cibo, di alcolici, di spese e di impegni
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Fare regolarmente attività fisica, possibilmente all’aria aperta: passeggiare molto, soprattutto nelle ore, di luce è un toccasana per il corpo e per lo spirito
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Nel fare i doni stabilire un budget e delle priorità
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Ricordarsi di dedicare il tempo delle vacanze principalmente al riposo
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Dedicarsi a chi ha bisogno del nostro aiuto: occuparsi di qualcun altro donando il proprio tempo e il proprio affetto a chi è solo, è la cura migliore contro ogni tristezza.
MA SOPRATTUTTO RICORDARE SEMPRE DI ESSERE
GRATI PER CIO’ CHE SI HA
Anche se si sta attraversando un momento difficile, cercare di mantenere l’attenzione sugli aspetti positivi della propria vita e sui progetti che si desidera realizzare.
Guardare indietro al passato, o indugiare in un atteggiamento pessimista di autocompatimento, non sono di nessun aiuto per sentirsi meglio: piuttosto occorre vivere il presente con la consapevolezza di ogni istante, godendo di nuovo delle piccole cose che abbiamo intorno e che troppo spesso si danno per scontate.
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