Scritto da: Annalisa Barbier
Sono stati scritti – ed io stessa ho scritto molto in materia - diversi articoli su come riconoscere una relazione tossica, quali sono i segnali del malessere legato alle relazioni in cui prevalgono comportamenti disfunzionali come manipolazione, bugie, sopraffazione o violenza, psicologica e fisica, sul perché è importante chiamarsi fuori da un rapporto malato.
Tuttavia la domanda che mi sento sempre porre, al termine del cammino in cui si è acquisita contezza dello stato della relazione, è sempre la stessa: “Ho capito che voglio chiudere questo rapporto perché mi fa male: ma come faccio?”
UN BREVISSIMO PREAMBOLO
Prima di proseguire desidero fare una breve ma importante specifica: cioè ricordare di discernere quando la cosa migliore da fare resta chiudere la relazione. Le relazioni, di ogni tipo, sono naturalmente soggette ad alti e bassi e a volte possono essere davvero difficili da portare avanti; accettiamo il fatto che ci siano anche momenti difficili, perché i rapporti tra persone comportano l’interazione di numerose variabili che non sono sotto il nostro controllo. Possiamo imparare dai momenti critici ad essere persone migliori e ad interagire in maniera più sana e funzionale, rendendo la relazione più solida e profonda.
Chiudere una relazione, dunque, non sempre è la prima cosa da fare: molte volte può essere utile lavorare sul dialogo, sulle aspettative reciproche o sulla costruzione di nuovi equilibri, più adatti ai cambiamenti che inevitabilmente occorrono nelle nostre vite e modificano indirettamente anche le nostre relazioni.
Tuttavia ci sono casi in cui lasciar andare e chiudere la relazione rimane senza dubbio la cosa migliore da fare: si tratta di quei rapporti in cui prevalgono il malessere, la rabbia, il rancore, la mancanza di rispetto e la menzogna, dove regnano comportamenti tossici e violenti. In questi casi il prezzo che si paga per restare insieme è troppo alto e ne risentono la salute psicologica e fisica, nonché la qualità della nostra vita (7 CHIARI INDICATORI CHE STAI VIVENDO UNA RELAZIONE TOSSICA). Queste sono le relazioni che è meglio lasciarsi alle spalle.
NON SARA’ INDOLORE
Sarò onesta: lasciare una persona con la quale si è trascorsa parte della vita, costruita una famiglia o semplicemente nei confronti della quale si provano forti sentimenti NON È FACILE E NON È INDOLORE.
Si tratta però di un dolore destinato ad alleggerirsi e a divenire via via meno forte nel tempo. Occorre avere fiducia nel fatto che, man mano che si costruiranno nuove abitudini, una maggiore serenità, una nuova cura di sé in quanto persona autonoma e indipendente e non più legata al soddisfacimento delle altrui aspettative, anche questo dolore lentamente diverrà meno sopraffacente, e al suo posto nascerà e crescerà il germoglio di una nuova vita: portando con sé la gioia che deriva dal sapersi liberi e capaci di agire per il proprio vero bene, di potersi aprire nuovamente alla vita con la curiosità di vedere cosa arriverà e la fiducia di scegliere ciò che è meglio per noi (TORNARE A SENTIRE IL CUORE; PER CHI HA ATTRAVERSATO LA TEMPESTA). Dunque la prima cosa da fare è accettare il fatto che, nel passaggio, si proveranno dolore, confusione, dubbio, mancanza, paura… Questi sentimenti fanno naturalmente parte del percorso di rottura e distacco dall’altro e dalla relazione. Molte persone hanno paura di restare da sole o di sbagliare nel prendere una decisione tanto importante, soprattutto quando si tratta di rapporti di lunga durata; quando si sperimentano queste paure e tutti i sentimenti, i tumulti ed i pensieri che le accompagnano, è difficile restare lucidi e razionali ed è quindi molto importante ricordare a se stessi le motivazioni profonde che hanno motivato la decisione di chiudere il rapporto. Può essere utile in questi casi scrivere una lista di queste motivazioni dando il posto d’onore a quelle legate al malessere che si è vissuto e al prezzo che si è pagato e si pagherebbe ancor di più per restare insieme.
SE HAI DECISO DI CHIUDERE LA RELAZIONE
Se le tue valutazioni ti portano a comprendere che la cosa migliore da fare sia chiudere il rapporto, devi sapere che attraverserai momenti difficili e che questo sarà del tutto naturale. Sarà naturale provare sconforto, nostalgia, paura o tristezza alternati a rabbia, dubbio, momenti in cui ti sembrerà che tornare indietro sia la cosa migliore da fare. Alternerai certezze e perplessità sulla bontà della tua scelta e sull’entità delle tue personali responsabilità nell’andamento della relazione e forse i sensi di colpa ti attanaglieranno, facendoti credere che sia tutta colpa tua se le cose sono andate così. In realtà, in ogni relazione le responsabilità sono condivise e se le cose vanno male per lungo tempo, entrambi i partner hanno la loro fetta di responsabilità chi per una ragione, chi per un’altra.
1) ACCOGLI TUTTI I TUOI SENTIMENTI. I sentimenti non si cancellano e non si comandano. Se hai amato una persona e ancora provi un profondo sentimento nei suoi confronti, è inutile nasconderlo a te stessa. Prendine atto e ammettilo ma non cadere nella trappola della mente che ti dice “se c’è amore si deve tornare insieme”. Amare qualcuno infatti non è abbastanza per mantenere una relazione né rappresenta una garanzia sul buon esito del rapporto perché amarsi – se di amore si può parlare- non significa automaticamente che le cose nel rapporto andranno bene. Ti ci vorrà un po’ di tempo per accettare il fatto che si possa amare qualcuno nonostante la relazione si sia rivelata disastrosa; concediti di provare tutte le emozioni e i sentimenti che stai provando e permetti loro di avere spazio e comprensione. Accettali, dai loro il giusto nome e ricorda: una relazione tossica, per quanto basata su un profondo sentimento, non potrà mai portare salute e vero bene nella tua vita. Provare un sentimento o un’emozione non significa doverla agire. Lasciali dunque fluire naturalmente nella coscienza senza negarli e senza cercare di bloccarli o cancellarli:essere Mindful significa saper guardare a se stessi per ciò che si è e si prova in ogni istante senza volerlo cambiare, giudicare o combattere ma semplicemente lasciando che sia. Questo ti permetterà di accogliere la tua sofferenza e attraverso di essa conoscerti meglio, divenire più forte e costruire delle solide fondamenta per una libertà ed un benessere profondo.
2) RICORDA CHE CI VUOLE TEMPO. L’elaborazione della fine di un rapporto è come un lutto: è un processo che ha bisogno di tempo per essere portato a termine. Non sappiamo quanto tempo ci vorrà e non possiamo accorciare forzatamente i tempi necessari alla sua elaborazione. Si tratta di aspetti emotivi profondi sui quali non si ha il controllo. È importante non voler affrettare le cose a tutti i costi, assumendo atteggiamenti controproducenti come ad esempio buttarsi subito in una o più nuove relazioni; questo atteggiamento renderebbe le cose meno dolorose nell’immediato ma, con il passare del tempo, ci ritroveremmo a fare i conti con una sofferenza sorda, sotterranea, che non abbiamo elaborato e che può emergere attraverso un sordo malessere o sentimenti di paura apparentemente immotivati.
3) LASCIA CHE SI CREI UN NUOVO SPAZIO. Nei momenti di sofferenza legati alla chiusura di una relazione emergono mille emozioni e pensieri: il dolore del distacco, la paura della solitudine, il timore di aver sbagliato, sensi di colpa, nostalgia, paura di non poter più essere felici senza quella persona. E molto altro. In questi momenti è davvero difficile restare lucidi e fermi nella decisione presa per il proprio bene. Ma, ancora una volta, ricorda che è una questione di tempo: ora dopo ora, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana ti accorgerai che gradualmente questo dolore si attenua, e al suo posto compaiono spazi mentali ed emotivi nuovi, all’interno dei quali sperimenterai sensazioni ed emozioni inattese di libertà, fiducia, curiosità, forza interiore, coerenza e gioia. Ognuno ha i suoi tempi e non è possibile prevedere quando e come questa evoluzione farà la sua comparsa ma sii fiduciosa perché, se ti manterrai forte e nella tua decisione abbastanza a lungo, il premio sarà davvero ricco e ti donerà una forza interiore ed una consapevolezza nuove, che resteranno per sempre con te e faranno sì che le tue scelte future siano più sagge e in armonia con il tuo vero bene.
4) PARLANE CON LE PERSONE GIUSTE. Anche se a volte è difficile o imbarazzante parlare di ciò che è accaduto o delle ragioni che ti hanno spinta a chiudere la relazione per paura di ciò che gli altri possono pensare, è importante non tenere tutto dentro. Parlare con una persona di fiducia può essere di aiuto per mettere a fuoco le cose con maggior chiarezza, per capire ancor meglio ciò che ti ha motivata, o semplicemente per trovare un conforto o un supporto nei momenti più bui e difficili.
5) ABBI CURA DI TE. Non mi stancherò mai di dirlo: non esiste miglior rimedio al dolore di una rottura che ricominciare ad avere piena e amorevole cura di sé: fà le cose che avresti voluto fare e per qualche ragione non hai più fatto. Che si tratti di leggere i libri che ti piacciono o ti incuriosiscono, iscriverti ad un corso che permetta alla tua creatività di realizzarsi (scrittura creativa, pittura, cucina, fotografia o ciò che preferisci), cambiare il colore dei tuoi capelli o fare quel viaggio che tanto ti appassionava… fallo. Ma ricorda anche di amarti nelle piccole cose: parla con dolcezza e comprensione al tuo cuore ferito, coccolati con cibi sani e piacevoli, fai yoga, passeggiate, rilassamento… ognuno ha i suoi metodi ma la cosa importante è sempre la stessa: abbi cura di te, dei tuoi sentimenti, del tuo dolore, dei tuoi sogni per il futuro. E tieni un diario in cui annotare le tue riflessioni, i tuoi progetti e il tuo percorso di guarigione.
CONCLUSIONE
Questa è la vita; il dolore, così come la gioia, ne fa parte e non possiamo escluderlo dalla nostra vita o fare finta che non esista. Nel mio articolo “tornare a sentire il cuore” parlo di come sia dannoso mettere a tacere i propri sentimenti per evitare di soffrire. Dunque accettiamo il fatto che a volte le nostre esperienze ci portano a soffrire e che questo va bene perché fa parte del nostro percorso di crescita e di maturazione emotiva. Non esiste la formula magica per superare velocemente la sofferenza legata alla rottura di una relazione (tossica o meno che sia), né per far durare le cose per sempre. La cosa migliore che tu possa fare dunque e accettare il tuo dispiacere e le tue paure e lasciarle andare, lasciando andare l’attaccamento a qualcosa che non ti serve più.
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magda.muscara (giovedì, 02 gennaio 2020 21:12)
Complimenti alla Collega.. articolo lucido e coraggioso che può essere di aiuto a chi vorrebbe andarsene perche ‘ quella storia, quell’amore è una continua disconferma, ma non osa perché teme la solitudine, teme che sia tardi, troppo tardi,allora si domanda se quello troppo esigente è’ lei ,che ha sbagliato e via di questo passo.. Insomma e’un articolo bello e utile e coraggioso.. Brava!
Annalisa (sabato, 04 gennaio 2020 18:46)
Grazie mille!
Patrizia (lunedì, 17 febbraio 2020 06:57)
Per la prima volta ho saputo della DA, ho letto tutti i suoi articoli, e li ho ritrovato me stessa. So che sara’ dura e non so se riusciro a superarla, ma vorrei intraprendere una terapia che punti su questa addiction. I suoi articoli sono eccellenti, chiari e di grande aiuto
Sara (domenica, 14 novembre 2021 13:27)
Bravissima. Ottimo quadro clinico
mame (venerdì, 28 luglio 2023 17:23)
è davvero un bel messaggio grazie