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Scritto da: Annalisa Barbier
Il termine "social hangover" - traducibile come “postumi da sbornia sociale” o stanchezza da interazioni eccessive - è relativamente recente, e viene utilizzato per indicare una sensazione familiare a molti di affaticamento mentale, emotivo e fisico che si manifesta dopo interazioni sociali intense o prolungate. In particolare, si tratta di una condizione caratterizzata da stanchezza psicofisica, ansia e svuotamento emotivo che si verifica dopo aver partecipato a eventi sociali, anche se piacevoli.
Sebbene si tratti di una condizione particolarmente comune tra le persone introverse, che tendono a sentirsi sopraffatte da prolungate o intense interazioni sociali, non è tuttavia esclusiva di questo gruppo; le interazioni sociali, infatti, richiedono un notevole impegno cognitivo ed emotivo che può portare a una sorta di "esaurimento" simile a quello che segue una sbornia alcolica (da cui il termine "hangover" o postumi della sbornia), che invece di essere causato dal consumo di alcol, è prodotto da un eccesso - per intensità o durata - di interazioni e contatti sociali.
Alla base di questa sorta di “esaurimento” possiamo considerare l’interazione di diversi fattori, che variano da individuo a individuo in base alla struttura di personalità, alle abitudini, alle abilità sociali ecc
Di seguito ne elenco alcuni particolarmente importanti:
- Sovraccarico di stimoli. Le interazioni sociali richiedono l’elaborazione simultanea e continuativa di un ricco flusso di informazioni: quelle legate al gli aspetti verbali e non verbali della comunicazione (incluse le diverse sfumature linguistiche), le informazioni derivanti dalle dinamiche comportamentali e relazionali, l’elaborazione di aspettative e proiezioni indotte dai ruoli individuali dei partecipanti ecc. Questo carico cognitivo può essere estenuante, soprattutto in contesti affollati o quando si cerca di fare una buona impressione. Inoltre, le interazioni sociali che avvengono in ambienti particolarmente rumorosi o affollati possono sovraccaricare ulteriormente di stimoli il cervello, inducendo un senso di confusione e/o affaticamento.
- Impegno emotivo. Durante le interazioni sociali, siamo continuamente impegnati a regolare le emozioni per adeguarci al contesto, alle relazioni e alle aspettative sociali; questo può lasciarci con una sensazione di esaurimento emotivo o/e di vuoto; partecipare a conversazioni e interazioni sociali richiede inoltre un investimento emotivo ed un atteggiamento empatico ed interessato che può rivelarsi stancante, specialmente quando ci si sente obbligati a mantenere un certo livello di coinvolgimento o di entusiasmo.
- Cambiamenti della routine/ritmi stancanti. Spesso, per motivi professionali o personali, ci si può trovare coinvolti in numerosi eventi sociali prolungati o consecutivi, che ci chiedono di modificare più o meno radicalmente la nostra routine e gli spazi da dedicare a se stessi e al riposo. Per molte persone, deviare dalla routine quotidiana può risultare davvero stressante, soprattutto se si è costretti a dedicare tempo a eventi sociali non pianificati, non graditi, non scelti o prolungati. La riduzione di sonno o la discontinuità del sonno, possono aumentare i sintomi del social hangover.
- Gestione delle aspettative sociali. Durante le interazioni sociali è frequente sentirsi sotto pressione per aderire a determinate aspettative sociali: come ad esempio mostrarsi sempre interessati e disponibili, gentili e di buon umore, oppure dover controllare e/o modificare i propri comportamenti al fine di fare una buona impressione. Tutto ciò può rivelarsi particolarmente impegnativo e stancante e contribuire alla sensazione di stordimento, stanchezza e svuotamento del "social hangover".
- Timore del giudizio: Il timore di poter essere giudicati negativamente dalle altre persone (ad esempio poco interessanti, noiosi, sciocchi o inopportuni) aggiunge un ulteriore quota di stress agli eventi sociali cui si partecipa; questo è particolarmente vero per le persone con ansia sociale e in contesti in cui è intensa la pressione ad "essere all'altezza", o a mantenere un certo status.
Il fenomeno del “social hangover” non è solamente una condizione psicologica ed i suoi effetti fisici sono misurabili; gli studi neuroscientifici infatti hanno dimostrato che le interazioni sociali intense possono indurre un aumento dei livelli di cortisolo nell’organismo - anche detto ormone dello stress - e tale incremento di cortisolo ha ripercussioni sul funzionamento del sistema immunitario ed aumentare la fatica. Inoltre, l'eccessiva stimolazione tipica delle intense interazioni sociali e dei luoghi rumorosi e affollati, può attivare l'amigdala (la struttura cerebrale sottocorticale coinvolta nelle risposte alla paura e all’ansia), provocando sensazioni di sopraffazione e intenso disagio.
I sintomi più comuni che possiamo sperimentare in questi casi includono:
- Stanchezza, spossatezza generale, sonnolenza
- Irritabilità o aumentata sensibilità agli stimoli esterni e interni
- Mal di testa, tensione muscolare
- Difficoltà di concentrazione
- Desiderio di isolamento e/o di evitamento delle interazioni sociali
- Apatia-spegnimento
COSA POSSIAMO FARE?
Per ridurre o prevenire la comparsa di tali sintomi, può essere utile conoscere e adottare alcune strategie atte a recuperare le energie, rilassarsi e tornare ad essere centrati. Possiamo farlo pianificando momenti di relax e distensione con il riposo, impegnandoci in semplici attività rilassanti come la lettura o una bella passeggiata all’aria aperta nel verde, praticando la meditazione per alcuni minuti (a seconda del nostro livello di pratica), facendo semplici esercizi di stretching o di yoga, praticando esercizi di respirazione finalizzati - a seconda delle necessità - a recuperare energie ed ossigenare l’organismo oppure a calmare uno stato interno di attivazione eccessiva.
Possiamo tuttavia fare qualcosa anche prima di affrontare i momenti di intensa interazione sociale, tenendo a mente i nostri limiti e le difficoltà che potremmo incontrare; possiamo ad esempio limitare la durata della nostra partecipazione agli eventi, rifiutare gli inviti quando possibile e, se non possiamo proprio tirarci indietro, possiamo sempre impegnarci a ritagliare - durante gli eventi - dei momenti di pausa in cui ricercare un po’ di solitudine per ricaricare le batterie, allontanandoci momentaneamente per prendere un po’ d’aria, o rifugiandoci in un angolo tranquillo e isolato dal resto. Inoltre, è molto importante imparare a leggittimare, rispettare ed esprimere apertamente i propri bisogni, comunicando apertamente, in modo fermo e gentile, le nostre necessità di riposo e tranquillità.
Viviamo in una società in cui le interazioni sociali - in presenza o attraverso i social - sono sempre più veloci, frequenti e continuative; esposti a continue richieste ed aspettative, bersagliati da un sovraccarico di stimoli difficile da gestire ed è facile sentirci inadeguati, sopraffatti, stanchi, esausti e anche ansiosi e preoccupati. Riconoscere i segnali di questa condizione, e adottare le corrette misure per prevenirla e/o gestirne le conseguenze, è importante per migliorare significativamente la qualità del nostro benessere fisico, emotivo e mentale, soprattutto per quelli di noi che sono maggiormente inclini a sentirsi sopraffatti e a disagio nelle situazioni sociali. Conoscersi, rispettarsi ed avere cura di sé e dei propri limiti è la chiave per mantenere un equilibrio sano tra vita sociale e benessere interiore e personale.
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