Il tradimento è una esperienza molto dolorosa da affrontare; può avvenire all’interno di relazioni amorose, amicali, professionali, persino nell’ambito delle istituzioni che dovrebbero salvaguardare e proteggere gli individui che ne fanno parte.
In particolare, parleremo del tradimento che avviene all’interno di una relazione amorosa. Le conseguenze psicologiche di questa esperienza possono essere profonde e di lunga durata, e possono influenzare non solo la sfera emotiva ma anche quella cognitiva, comportamentale e relazionale di chi ne è toccato. Possono influenzare a volte anche il rapporto che coltiviamo con noi stessi, portandoci a mettere in discussione l’affidabilità delle nostre percezioni, la nostra stessa capacità di avere una visione affidabile dell’altro e della relazione.
In questo articolo vorrei esplorare gli aspetti e le conseguenze psicologiche del tradimento dal punto di vista di chi lo subisce, e le risorse ricostruttive e curative che possiamo utilizzare per affrontare il dolore e superare questa esperienza che, per quanto spiacevole, è molto frequente ed è universalmente condivisa in quanto parte dell’esperienza relazionale umana.
Il tradimento, in una relazione di coppia, è vissuto spesso come una violazione della fiducia e dell’impegno preso reciprocamente - implicitamente o esplicitamente - tra i partner, di costruire una relazione esclusiva, sincera e leale. Questo concetto non indica solamente le infedeltà sessuali, ma include anche il tradimento “emotivo” che può essere persino più doloroso dell’infedeltà sessuale. Alcuni autori mostrano nelle loro ricerche, che il tradimento può assumere diverse forme all’interno di una relazione (Glass, 2003; Perel, 2017): dall’inganno, la disonestà, la violazione della lealtà all’esclusione emotiva dell’altro dall’intimità, dalla confidenza e dalla comune progettazione nella relazione. La percezione della gravità e l’impatto emotivo del tradimento variano notevolmente da persona a persona, dipendentemente da diverse variabili che possono essere di natura relazionale, culturale, sociale e/o squisitamente individuale: come ad esempio gli stili di attaccamento e la storia di vita personale. In quest’ultimo caso, la presenza di precedenti esperienze di tradimento getta un’ombra lunga sulla capacità di sperimentale la fiducia nella relazione, e sulla tendenza ad essere ipervigili e particolarmente attenti a piccoli-grandi segnali cui viene attribuito - spesso in modo distorto - un significato che attiva le reazioni di allerta nel rapporto, rendendo la persona insicura, diffidente, controllante e bisognosa di continue rassicurazioni.
Le conseguenze tradimento
- Ferita emotiva: subire un tradimento ha spesso un forte impatto emotivo; il tradimento scatena frequentemente sentimenti di tristezza, rabbia, inadeguatezza, ansia, a volte vergogna o disgusto. Chi subisce il tradimento si trova a fare i conti con un inatteso e profondo senso di perdita, che riguarda non solamente la sensazione di aver perduto l’amore e la lealtà della persona amata, ma soprattutto riguarda le idealizzazioni e le proiezioni che spesso si fanno nelle relazioni di coppia: si ha dunque la sensazione di aver perduto ciò che si desiderava fare insieme, il “futuro” insieme all’altro, le aspettative e le proiezioni personali sulla relazione e sul partner. Secondo Gordon, Baucom e Snyder (2005), subire un tradimento (il tradimento della fiducia nell’altro) è in grado di provocare sintomi simili a quelli del disturbo da stress post-traumatico (PTSD) come flashback, disturbi del sonno, ipervigilanza, evitamento, ansia persistente e la tendenza a considerare il mondo come un luogo pericoloso e inaffidabile, popolato da persone inaffidabili, potenzialmente ostili e indisponibili. La perdita improvvisa della fiducia verso gli altri può diventare - se non elaborata correttamente - una ferita profonda in grado di influenzare drammaticamente le relazioni future. In effetti, il tema della fiducia, già delicato e importante in ogni relazione interpersonale, diventa - in seguito al tradimento - estremamente difficoltoso da elaborare e “ricostruire” in modo saggio.Si parla in alcuni casi, anche di “trauma da tradimento”, argomento che merita una trattazione separata e più approfondita.
- Compromissione dell’autostima: La persona tradita può iniziare a dubitare del proprio valore personale, chiedendosi cosa avrebbe potuto fare diversamente o cosa le/gli manchi per essere “sufficientemente adatta/o o desiderabile” per l’altro. Spesso sorgono pensieri automatici di svalutazione personale accompagnati dalla compulsione a paragonarsi agli altri nel tentativo di “scoprire” cosa non va in se stessi, cosa si dovrebbe cambiare… cosa manca… perché il/la partner ha tradito, preferendo qualcun altro. In tal modo, si approfondisce e si rinforza la convinzione di non essere abbastanza, di avere qualcosa che non va. Questo processo di auto-colpevolizzazione può minare profondamente la sicurezza personale, e portare alla costruzione di cicli reiterativi di pensieri negativi che a loro volta innescano comportamenti mentali rimuginativi, o comportamenti esterni di ricerca di rassicurazioni o spiegazioni, che tuttavia non saranno mai sufficienti per dare una risposta alle mille domande che sorgono. McNulty e Widman (2014) spiegano come il tradimento possa agire inoltre da innesco di una forma di perfezionismo in quanto costrutto protettivo ipercompensatorio, e di una paura irrazionale e profonda dell’abbandono, alimentando una spirale di insicurezza e dipendenza emotiva.
- Difficoltà nelle relazioni future: in seguito ad un tradimento, è facile sviluppare convincimenti molto drastici e profondi sull’affidabilità degli altri, delle relazioni e sulla possibilità di fidarsi e tornare a sperimentare connessione e affidamento. È come se si creasse una sorta di “triade di significati” che indica il modo in cui vengono percepiti gli altri, le relazioni e il mondo in generale: ad esempio, si può cominciare a credere rigidamente che tutti siano inaffidabili e sleali, che il mondo sia un luogo ostile e di cui diffidare e che le relazioni sentimentali siano tutte false, e fonte di sofferenza e insoddisfazione inevitabili. Il rischio potrebbe essere anche quello di sviluppare una sorta di “idealizzazione” della relazione, in cui la relazione è concepita come possibile solamente a patto che vi sia una costante dimostrazione di affidabilità da parte dell’altro. Questo porta a voler controllare, gestire, confinare la vita dell’altro all’interno di un recinto sempre visibile e ristretto.
COSA FARE?
Accettazione
Uno dei primi passi per superare il tradimento è accettare la realtà della situazione. Le fasi di elaborazione possono includere il rifiuto, la rabbia, la tristezza profonda e, infine, l’accettazione. Lavorare con uno psicologo può aiutare a esplorare e comprendere queste emozioni, evitando che sedimentino dentro di noi in forma di credenze profonde, distorte e limitanti. Thompson e Snyder (2018) evidenziano come la psicoterapia focalizzata sul trauma possa aiutare a rielaborare l’esperienza in modo tale da restituire alla persona il senso di controllo e autodeterminazione.
Ricostruzione della fiducia
Ricostruire la fiducia è uno degli aspetti più complessi della guarigione. Questo processo non riguarda solo la fiducia negli altri, ma anche quella in se stessi e nella propria capacità di scegliere persone che rispettino e valorizzino. Un percorso di sviluppo della consapevolezza, come insegnato ad esempio attraverso le tecniche e i protocolli della Mindfulness, possono supportare la persona tradita nell’acquisire consapevolezza dei propri bisogni e delle proprie risorse, evitando reazioni impulsive e distruttive (Brown e Ryan, 2003).
Riscoprire il valore personale
Per uscire dal circolo della svalutazione di sé, è essenziale lavorare sull’autostima e sulla riscoperta del proprio valore personale indipendentemente e al di fuori dalla relazione amorosa; Il sostegno di un professionista e/o la partecipazione a gruppi di supporto possono essere utili percorsi per condividere esperienze, confrontarsi e capire che il tradimento subito non è indicativo della misura del proprio valore. È sempre importante comprendere che tutto ciò che spontaneamente si costituisce come forma di protezione e difesa dal dolore del tradimento (controllo, dipendenza dall’altro, isolamento emotivo, diffidenza estrema, chiusura, perfezionismo ecc.), non sempre e non per sempre rappresenterà la soluzione ideale, la quale prevede comunque di costruire una rinnovata capacità di fiducia - in primis in se stessi e nella vita - e di apertura alla connessione e ai rischi che naturalmente ne fanno parte.
Conclusione
Il tradimento è un evento traumatico che, se non affrontato, può lasciare ferite profonde e permanenti. Tuttavia, attraverso un percorso di consapevolezza e supporto psicologico, è possibile trasformare questa esperienza in una fonte di crescita personale e di rafforzamento. Imparare a superare il dolore, a riscoprire il proprio valore e a ricostruire la fiducia sono i passi fondamentali verso la guarigione.
Bibliografia
• Brown, K. W., & Ryan, R. M. (2003). The benefits of being present: Mindfulness and its role in psychological well-being. Journal of Personality and Social Psychology, 84(4), 822.
• Fincham, F. D., & Beach, S. R. (2010). Of memes and marriage: Toward a positive relationship science. Journal of Family Theory & Review, 2(1), 4-24.
• Glass, S. P. (2003). Not “just friends”: Rebuilding trust and recovering your sanity after infidelity. Free Press.
• Gordon, K. C., Baucom, D. H., & Snyder, D. K. (2005). An integrative intervention for promoting recovery from extramarital affairs. Journal of Marital and Family Therapy, 31(4), 419-433.
• McNulty, J. K., & Widman, L. (2014). The implications of partner physical attractiveness and expectations for marriage quality. Journal of Marriage and Family, 76(2), 338-351.
• Perel, E. (2017). The State of Affairs: Rethinking Infidelity. Harper.
• Thompson, A. E., & Snyder, C. R. (2018). Stress, mental health, and self-esteem in chronic illness patients: The mediating roles of mindfulness and acceptance. Journal of Clinical Psychology, 74(7), 1128-1143.
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